Piombino

Piombino, posta sul promontorio omonimo, capitale di un antico stato italiano, città di mare, patria etrusca della metallurgia, erede di antiche tradizioni classiche e medievali, Piombino conserva numerose opere architettoniche a testimonianza del suo passato. 

Riceve un chiaro aspetto rinascimentale ad opera dell’architetto fiorentino A. Guardi sotto la dinastia degli Appiani; signoria dal 1399 e Principato nel 1589; dominio dei Ludovisi-Boncompagni, fu concessa nel 1805 da Napoleone alla sorella Elisa che lasci segni tangibili del suo governo tanto da far soprannominare Piombino “La piccola Parigi”. 

L’antico porto di Falesia, di cui si ha notizia a partire daI V secolo d.C. è oggi il più importante porto-passeggeri della Toscana, collegato oltre che con l’Isola d’Elba e l’Arcipelago, anche con la Sardegna e la Corsica. 

Una città tutta da scoprire: arte, mare, storia, folclore ed una gustosa cucina, arricchiscono questo territorio che intravede oggi nel turismo una proiezione verso il domani, una scommessa con il futuro. 

Con i suoi 31,5 Km” di coste balneari, di cui 22 Km. sabbiose e 9,5 rocciose raggiungibili sia da terra che dal mare, con il suo clima particolarmente mite, il suo mare cristallino dai sorprendenti fondali, Piombino offre svago e relax per ogni età: dalle vacanze sportive, avventurose e divertenti ad escursioni naturalistiche e culturali che possono essere godute tutto l’anno: ogni stagione ha le sue meraviglie da scoprire – in primavera ed in autunno, periodi in cui la natura è più generosa di profumi e di colori, l’ospite può scoprire aspetti che spesso restano celati ai turisti estivi. 

Spiagge libere, campi da tennis, di pattinaggio, di calcio, scuola di vela, di surf, di nuoto, di sub, equitazione, gite in barca anche di notte, collegamenti con l’Elba, la Corsica e la Sardegna;

 

Il mare, da secoli spettatore quieto o turbolento di questa terra, oggi ha il suo meritato posto da protagonista. Intatto, ancora primitivo nella sua bellezza, lambisce le coste del promontorio di Piombino, sia a nord che a sud.

Comprese nell’arcipelago e ben visibili dalla costa nelle giornate terse, oltre all’Isola d’Elba, gli isolotti di Cerboli, che dista 4 miglia da Piombino, completamente disabitato e quello di Palmaiola poco distante, alle sue spalle, che emerge come una rupe di forma triangolare.

L’arcipelago gode di un clima mite, che va dai 7° ai 30°C, con inverni caratterizzati da piogge irregolari e frequenti periodi di siccità in estate I venti provengono prevalentemente da N NW e SE SW; mentre le correnti marine arrivano dalla parte meridionale della costa peninsulare.

Il promontorio di Piombino, ha una conformazione generalmente rocciosa, il cui non facile accesso ne ha preservato l’aspetto, malgrado alcuni interventi abusivi nelle operazioni di pesca e la noncuranza del turismo.

Nell’ambiente marino della zona di Baratti e San Vincenzo, dopo il primo tratto di fondale sabbioso, si incontrano formazioni scogliose che a profondità maggiore formano una struttura coralligena. Interessante fenomeno si manifesta in questa area, grazie all’apporto nutritivo della fossa Calda che proviene dall’entroterra e che converge in questo punto favorendo stagionalmente l’afflusso di pesci di particolare pregio, come orate, spigole, paraghi e saraghi ecc., determinando condizioni ideali per la riproduzione.

Nel lato sud del litorale piombinese il fondale si presenta sabbioso, fangoso e detritico. A circa 40 mt. di profondità si trovano fondi di alghe coralline. I pesci sono quelli tipici dell’habitat meridionale che rende tipico questo ambiente da un punto di vista ecologico.

Come si vede, il fondale marino ha dovuto conseguire ai comportamenti umani maldestri e superficiali, pur riuscendo a preservare la propria integrità e, per quanto, restituendo all’uomo anche alcune tracce della sue antiche civiltà. Sono difatti numerosi i resti archeologici ritrovati nelle acque del Golfo di Baratti; alcuni sono ancora in fase di studio, altri sono conservati presso la Collezione Gasparri di Populonia, altri sono andati dispersi. Di rilievo, è il ritrovamento di una nave romana avvenuto nel 1957, a circa 120 m. dalla riva, in corrispondenza della chiesetta di San Cerbone. Emergeva dal fondale sabbioso a circa 4m. di profondità, insieme ad alcuni oggetti di probabile appartenenza al carico della nave.

Nella parte centrale del golfo, invece, a circa 20 mt. di profondità, fu scoperto un relitto romano in buono stato di conservazione, purtroppo devastato da saccheggiatori. Si è potuta recuperare un’anfora di ferro conservata nel Palazzo Civico di Piombino, non in buone condizioni.

Nella zona sud est del promontorio di Piombino, nell’area del Golfo di Salivoli verso ovest, sono state ritrovate due anfore integre a circa 20 m, insieme ad altri frammenti fittili. Nel tratto di mare antistante la Spiaggia Lunga sono stati rinvenuti frammenti fittili di età indeterminabile, fino a oltre 30 m. di profondità.

A largo dell’insenatura di Cala al Piccione, sempre nella zona della Spiaggia Lunga, è stata localizzato da alcuni pescatori piombinesi un relitto di nave etrusca; mentre, alla Punta delle Tonnarelle nel 1832 fu scoperta la famosa statua in bronzo dell'”Apollo di Piombino”, conservata oggi presso il museo del Louvre a Parigi.

Descritto il mare nel suo ambiente naturale e nei suoi tesori, seguiamo adesso una panoramica delle spiagge di Piombino, di quelle a nord e a sud della città e dei percorsi utili per giungervi.

Piombino ha le sue spiagge, tutte eterogenee tra di loro: di sabbia, di sassi, di scogli, con cornici paesaggistiche varie; alcune a diretto contatto con l’architettura moderna della città, come la spiaggia di Salivoli; alcune a contrasto con tracce di costruzioni antiche, come quella di Piazza Bovio; alcune ai piedi di pendii di vegetazione mediterranea, come quella di via Amendola, Porto Pidocchio, Calamoresca e la Spiaggia Lunga. Queste sono le mete principali dei cittadini di Piombino, di giovani, meno giovani, mamme e bambini che si godono giornate di sole e divertimento.

Il litorale a sud e a nord di Piombino è raggiungibile percorrendo la strada di uscita della città, seguendo le indicazioni dei cartelli stradali che conducono, da una parte verso Roma e dall’altra verso San Vincenzo. Optando per la deviazione per Roma, la strada porta verso il litorale sud. L’accesso è possibile seguendo i percorsi di innesto lungo la via principale che da questa si diramano una dopo l’altra, evidenziate dai cartelli con i nomi delle località balneari a cui conducono e cioè Perelli, Carlappiano, Mortelliccio, Carbonifera e Torre Mozza.

Attraversano tutte zone di campagna e giungono fino al mare addossato da brevi tratti di pineta. Le attrezzature turistiche in questa zona sono costituite da campeggi, residence, centri commerciali, bar e ristoranti presenti direttamente in riva al mare, maneggi e sport da spiaggia, noleggio surf e imbarcazioni

E’ l’ambiente ideale per vivere lontano dalla città, in un’area dove la natura si fonde ai discreti insediamenti turistici.

Seguendo invece l’indicazione stradale dall’uscita di Piombino per San Vincenzo, si percorre una strada costeggiata da lievi poggi .Dopo pochi chilometri si incontra sulla sinistra la deviazione per Populonia-Baratti. Ci troviamo nell’antica patria etrusca. La fitta macchia mediterranea a ridosso delle colline boscose è ricca di vegetazione. Incantati ad ammirare le bellezze del paesaggio di questa zona, dal promontorio su cui sorge Populonia si tuffa lo sguardo nella incomparabile baia di Baratti, destinazione prediletta di turisti alla ricerca di mare e tracce di storia. Molto suggestiva è la spiaggia di Buca delle Fate, sulla scogliera rocciosa, raggiungibile dalla strada che da Baratti conduce a Populonia. L’organizzazione turistica della zona comprende ristoranti, bar, maneggi, noleggio imbarcazioni, servizio taxi per mare e possibilità di visitare la costa seguendo le vie degli Etruschi navigando, scuola di surf e altre attività. Non da meno sono le zone archeologiche di Baratti che determinano un flusso crescente di visitatori ogni anno, insieme al museo archeologico e alla parte alta di Populonia dove i visitatori affluiscono nelle piccole botteghe di souvenir.

Tornando sulla strada principale, oltrepassato il bivio per Populonia-Baratti, proseguiamo rispettando la direzione per San Vincenzo. Dopo qualche minuto ci troviamo affiancati dalla pineta del Parco di Rimigliano che segue il percorso per circa 4/5Km.La spiaggia di Rimigliano si trova alle spalle della pineta e segue il perimetro della costa subito dopo la spiaggia della Torraccia. I bagnanti amanti di sieste pomeridiane

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Giugno 28, 2021